Il dito "a Martello" è una deformità che può interessare le dita minori del piede, cioè il 2°, il 3°, il 4° e il 5° dito, caratterizzata da un progressivo "incurvamento" del dito, che forma in corrispondenza dell'articolazione interfalangea prossimale del dito una "gobba" con fastidiose callosità, fino a un dolore che influisce severamente sulla qualità di vita.
Spesso questa patologia si presenta insieme a un Alluce Valgo, condividendo la stessa predisposizione genetica e gli stessi fattori di rischio ambientali, come le calzature strette e a punta.
Un ruolo cruciale lo gioca anche la postura: infatti un eccessivo spostamento in avanti del nostro baricentro comporta, come compenso, l'atteggiamento delle dita del piede "a martello". Se tale posizione diviene abituale, ossia si struttura, anche la deformità delle dita diverrà strutturale con la conseguenza che le dita non si stenderanno più e si arriverà ad avere tale patologia in forma conclamata.
All'inizio di questa patologia possono essere d'aiuto delle calzature morbide, ma, con il progredire della deformità, si rende indispensabile l'intervento chirurgico di correzione, che viene effettuato in Anestesia Locale.
A seconda della falange interessata, si distinguono: dito a martello (è interessata l'art. interfalangea prossimale), dito a maglio (art. interfalangea distale) o dito ad artiglio (entrambe le articolazioni).
Quali rimedi?
Il Dott. Verduci corregge queste deformità delle dita del piede tramite una
chirurgia mini-invasiva, che riduce quindi al minimo dolore, edema e complicanze post-operatorie.
Questo tipo di intervento consente di riprendere a
camminare già dallo stesso giorno dell'intervento, utilizzando un'apposita scarpa ortopedica.
Prima & Dopo